FOTO / Pascal, Forti ed ex Consorzio pronti per accogliere gli studenti del Delfico

Da lunedì mattina, tra viale Mazzini e via Cona, si torna alle tradizionali lezioni mattutine con un altro trasloco: 1.200 studenti sistemati in poco più di un mese. Regione e Tua gestiranno le corse dei bus con le coincidenze

TERAMO – In poco più di un mese, dallo scorso 3 ottobre a lunedì prossimo, dal sequestro del Palazzo di piazza Dante che ospita il Convitto e il Liceo Delfico, la Provincia di Teramo ha ricollocato oltre 1.200 persone tra studenti, personale amministrativo, Ata e docenti, permettendo loro di tornare a fare lezioni di mattino, dopo l’emergenza pomeridiana tra Liceo Milli di via Carducci e Scientifico di viale Bovio.

Da lunedì 11 novembre, infatti, le porte dell’ex Consorzio agrario su viale Mazzini ai Tigli, quelle degli istituti Pascal e Forti in via Cona, si apriranno per accogliere gli studenti del Convitto Delfico (Liceo scientifico scienze applicate, Liceo scientifico tradizionale e Liceo coreutico) e quelli del Liceo Delfico (che conta il Classico, il Musicale e l’Europeo). I 133 ragazzi della primaria e i 121 della secondaria di primo grado (Convitto) sono già stati ricollocati rispettivamente alla De Jacobis e alla San Berardo.
 
Al Pascal, sede tradizionale dell’Istituto tecnico-economico, saranno ospitati  500 studenti del Liceo Classico, Musicale ed Europeo): oltre al recupero di una intera ala della scuola sono state sistemati anche gli spazi per la mensa per l’Europeo (che ha il tempo pieno e le aule musicali).
 
Nell’adiacente edificio del Forti, sede tradizionale dei geometri, sono state sistemate 14 aule di ampie dimensioni dove troveranno posto gli studenti del Convitto; quindi il Classico e una parte dello Scientifico tradizionale. Al Consorzio Agrario, 15 aule, trovano posto una parte dello Scientifico e tutto il Liceo Coreutico. Non solo banchi e sedie ma anche LIM e supporti informatici. Inoltre, qui sono sistemati la Dirigenza e la struttura amministrativa del Convitto.
 
Il Pascal e il Forti, concepiti come dei veri e propri campus, con ampi spazi interni ed esterni, sono quindi pronti ad accogliere i nuovi studenti mentre gli accordi fra Regione e Tua dovrebbero garantire con le nuove corse le esigenze di trasporto da e per il capoluogo e il raccordo degli orari per chi dal capoluogo si sposta vero altri centri della provincia.
 
L’Ente ha speso oltre 1 milione e 350 mila euro per questi lavori e si è fatta carico insieme al Comune di Teramo delle spese dei convittori, alloggiati in albergo. In queste ore e per l’intero week-end si continuerà a lavorare per sistemare gli ultimi allacci e completare le pulizie.
 
Una situazione del tutto eccezionale, senza il cappello della protezione civile come quando si è di fronte ad un sisma. Quello che si è fatto in un mese è, oggettivamente, un enorme risultato che va ascritto alla grande collaborazione delle imprese che hanno lavorato letteralmente giorno e notte, delle Dirigenze scolastiche che ci sono state al fianco per cercare le soluzioni meno impattanti per la didattica e l’organizzazione e dei nostri uffici  a dichiararlo è il presidente della Provincia, Camillo D’Angelo – ma non dobbiamo mai perdere di vista il cuore di questa vicenda: una emergenza imprevista e imprevedibile. Un caso unico in Italia mentre si deve avviare in tutta la provincia oltre che nel capoluogo il Piano della ricostruzione post sisma in corso di progettazione. Mi auguro che il Consiglio Regionale in maniera bipartisan approvi l’emendamento presentato dal consigliere Giovanni Cavallari che assegna 500 mila euro da dividere con il Comune di Teramo per le spese che stiamo affrontando. Alle famiglie, agli studenti, ai docenti chiedo pazienza e sostegno, mettiamo in conto che i primi giorni potranno esserci disagi, imprevisti o problemi logistici. Noi ci saremo per risolverli”.

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